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È un percorso non lineare quello che mi ha condotto ad esplorare ambiti diversi della scrittura e della creatività. Per chi ama scoprire anche ciò che non sta cercando, per chi ama spigolare seguendo il proprio istinto, qui c'è del materiale: riflessioni e contributi di arte, fotografia, video, poesie, comunicazione, geografia, personaggi…

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[27/12/2011]

L´estetica del tutorial

Nel secondo semestre dell'anno accademico 2010-2011 ho tenuto insieme all'art director Roberto Maria Clemente un laboratorio per i ragazzi dell'ultimo anno di design della comunicazione al Naba di Milano. In poche lezioni e con una certa dose di olio di gomito ne è venuto fuori un magazine-vetrina del loro potenziale progettuale e creativo. A distanza di anni dalla mia prima non felicissima esperienza di insegnamento, mi sono riconciliato con l'aula, anche grazie a una classe di fuoriclasse. Nel mio editoriale mi diverto a tracciare il perimetro di un'estetica del tutorial ormai pervasiva. La rivista è bellissima, complicatissima da consultare. Se vi piacciono prodotti patinati o minimal, fate un giro largo.



[1/8/2010]

Grattacieli portatili

Cinquant'anni fa veniva inaugurato il monolite del grattacielo Pirelli. Turbato da questa ricorrenza, Guido De Zan ha cominciato a fargli la posta e a fotografarlo. Poi ne ha fatto calchi e vasi, affascinato dalla sua forma piatta. Poi infine si è inventato delle munariane miniature in cartoncino - piccoli totem portatili. Da questa dolce ossessione è nata una raffinata edizione per i tipi di Lucini, stampatore d'arte in Milano da tre generazioni. L'edizione contiene tre grattacieli cartacei in miniatura, e tre brevi testi: uno dello stesso De Zan, uno dell'architetto Alberto Ferruzzi e uno mio, che qui pubblico in una versione leggermente allungata. Senza il Pirelli che Milano sarebbe?



[6/1/2010]

Baschieri & Pellagri 1885-2010

Quando un'impresa supera la soglia psicologia dei cento anni di vita, l'intento celebrativo è legittimo: tanta acqua sotto i ponti, tanti i rischi di cadere ad ogni passo, un mondo intorno che cambia a velocità sconosciute... Baschieri & Pellagri, produttore di polveri da sparo per la caccia da 125 anni, ha deciso di festeggiare il proprio anniversario con un bel libro pubblicato da Editoriale Olimpia dal titolo Baschieri & Pellagri 1885-2010 (ci auguriamo che questo sforzo diventi la scintilla per la creazione di un museo d'impresa!). Alessandro Montel mi ha coinvolto nel progetto, io ho lavorato alla struttura, consultato archivi e intervistato le persone, e curato l'iconografia insieme al fotografo Massimiliano Lacertosa, che ha realizzato le immagini fotografiche contemporanee e firma il volume insieme a me. Il progetto grafico è di Michele Furini, l'art director che da diversi anni cura l'immagine dell'azienda. La storia delle organizzazioni produttive è un territorio di caccia ideale per fare scoperte e incontrare personaggi epici.



[30/10/2009]

Meglio qui che in riunione

Quattro anni di gestazione, un anno di lavoro, 244 auto-epigrafi di italiani illustri, 20 disegni al tratto di Marco Vagalieri e un bellissimo racconto scritto ad hoc da Gianlupo Osti. In coda abbiamo aggiunto anche un piccolo glossario che spiega le ragioni del libro e una bibliografia ragionata a firma mia, che qui ripropongo, insieme alla bella recensione di Stefano Bartezzaghi su Repubblica. Una delle soddisfazioni ottenute con questo libro nato per gioco (l'editore è Rizzoli) è il fatto che nella rete, nei blog, su alcuni giornali fra cui Il Sole 24 ore (grazie ad Armando Massarenti) e in alcune trasmissioni radiofoniche il gioco ha camminato sulle proprie gambe. La nostra provocazione iniziale ha colto nel segno: perché lasciare agli altri la soddisfazione di scrivere le parole che suggellano una vita?



[17/6/2007]

Timer, o dell’arte arroccata

Il 30 marzo 2007 alla Triennale Bovisa di Milano, si è inaugurata la mostra Timer, una selezione di 80 artisti internazionali per riflettere su come la paura dopo l'11 settembre abbia influenzato il lavoro dell'arte. La mostra era firmata dai curatori Demetrio Paparoni e Gianni Mercurio. Ed è stato proprio Paparoni a invitarmi a scrivere sei sintetiche schede critiche su altrettanti artisti contemporanei: Charles Avery, Liu Ding, Thomas Hirschhorn, Zhang Huan, Andreas Slominski e Mark Wallinger. Il poderoso catalogo, che pesa quasi due chilogrammi, si apre con una sequenza di una ventina di immagini mute a tutta pagina, con solo il record della data e dell'ora, che documentano il set del terrore moderno: le Torri gemelle, i disastri delle bombe, la caduta del monumento di Saddam a Bagdad, un prigioniero di Guantanamo, la scuola di Beslan, una foto della giornalista russa Politkovskaja…



[28/1/2005]

Fabbrica & fotografia

Per capire come le moderne fabbriche del lavoro e del tempo libero condizionino la nostra esistenza, è sempre utile ritornare alla fabbrica storica, quella industriale, rappresentata con ciminiere e coperture seghettate. Nel 2005 Einaudi, nella collana Storia d'Italia - Annali, quella con le copertine verdi, ha pubblicato il volume numero venti dal titolo L'immagine fotografica 1945-2000 a cura di Uliano Lucas, che faceva seguito al volume dedicato alla fotografia dell'Ottocentro e curato da Carlo Bertelli. All'interno c'è un mio breve saggio intitolato Fabbrica: uno sguardo difficile, in cui tento di delineare i modi con cui la fotografia ha documentato la realtà industriale del nostro paese. Qui è riportata una versione più ampia di quella pubblicata: è andato tagliato un passo dedicato al rapporto fra letteratura e fabbrica a cui tengo molto. Ottieri, Morselli, Rea, Kafka e ritorno.



[1/12/2004]

Lo sguardo in viaggio

Nella primavera 2002 si è tenuto a Milano, nelle sale del Museo del Collezionista d'Arte, uno strano incontro/seminario per presentare il libro dell'antropologa Barbara Fiore Il bosco del guaritore, edito da Bollati Boringhieri. Il titolo era 'Sguardo incantatore, sguardo ingannatore - Lo sguardo sul mondo attraverso gli sguardi specializzati'. Nell'arco della giornata diciotto relatori hanno raccontato il proprio ‘sguardo', proponendo scorci e prospettive decisamente non consueti. L'edizione degli atti è stata curata da Ladomir ed è disponibile su richiesta. Ecco il testo del mio intervento.



[1/9/2003]

Una gita a Cortina

Massimo Randone, già animatore di Count-Down, e Emanuele Basile, cortinese doc nonché editor alla Mondadori, hanno ideato un interessante progetto di marketing territoriale per Cortina d'Ampezzo su come la memoria del 1915-1918 nelle Dolomiti possa diventare fattore di attrazione turistica. Il lavoro è confluito in una pubblicazione di quattro volumetti dal titolo L'archeologia della Grande Guerra e l'invenzione del territorio. Il mio contributo è una ‘campionatura' della memoria della Grande Guerra per la generazione che non ha vissuto guerre nel proprio paese. La miccia ispiratrice: due giorni di indimenticabili escursioni di archeologia militare sulle montagne sopra Cortina.



[1/4/2003]

Il volto del lavoro

Sodalizio con il fotografo Stefano Torrione, atto secondo. Il progetto iniziale era quello di fare un survey in tutte le fabbriche della Valle d'Aosta per avvicinarsi alla vita degli operai, facendo ritratti in ogni fabbrica e registrando sul campo interviste individuali. Si sarebbe così creato un fondo di documentazione unico, in cui le fotografie potessero non essere mute ma parlanti. Le risorse non furono sufficienti, l'Assessorato all'Industria della Regione Valle d'Aosta appoggiò il progetto in una variante ridotta sostenendo solo il servizio fotografico. Torrione ha realizzato una galleria di ritratti di operai di quasi tutti i siti produttivi in valle. Il lavoro è confluito in un libro dal titolo Infabbrica, pubblicato nel 2003 da Musumeci Editore (190 pagine, 50 euro in libreria). La grafica è di Massimo Fredda. Io ho curato il saggio introduttivo, che colloca il lavoro di Stefano nella storia della fotografia del lavoro nel Novecento e riassume a grandi linee lo sviluppo industriale della regione. Questo saggio si è fatto ‘sentire', poiché dopo averlo letto Uliano Lucas mi ha invitato a scrivere un saggio più breve sulla fotografia della fabbrica in Italia all'interno del volume Annali d'Italia 1945-2000 - La fotografia, edito da Einaudi.




[9/1/2001]

Tien Shan - Viaggio in Asia Centrale

Ci sono dei viaggi, nella vita, che hanno il potere di imprimere una svolta nella propria sensazione del mondo. Probabilmente il mio viaggio in Asia Centrale è stato uno di questi. Nel 1999, insieme al fotografo Stefano Torrione ho attraversato cinque paesi lungo la Via della Seta, stando via da casa per oltre tre mesi. Il viaggio era la ripetizione di una spedizione del Principe Scipione Borghese e Jules Brocherel nell'anno 1900. Al ritorno, grazie al sostegno del Comitato Italiano per il 2002 Anno Internazionale delle Montagne e in particolare di Agostino Da Polenza, la documentazione del viaggio si è trasformata in una mostra con cinque tappe e un catalogo-libro. La grafica del catalogo è di Anna Galfetti (Voice comunciazione visiva, Milano). Con Stefano è nata un'amicizia a prova di tornado. Per acquistare il catalogo, si può contattare Ermanno Filippi, Archivio Storico della Città di Bolzano, ermanno.filippi@comune.bolzano.it.



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