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È un percorso non lineare quello che mi ha condotto ad esplorare ambiti diversi della scrittura e della creatività. Per chi ama scoprire anche ciò che non sta cercando, per chi ama spigolare seguendo il proprio istinto, qui c'è del materiale: riflessioni e contributi di arte, fotografia, video, poesie, comunicazione, geografia, personaggi…

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[13/7/2000]

Diari immaginari per un´edizione

Sèan Shanahan, amico di lunga data, nel 2000 mi ha coinvolto in una preziosa edizione di tre artisti tirata da Sem Villa, di Cinisello Balsamo, un nome ben conosciuto a chi si occupa di edizioni d'arte. A corredo delle opere è stato inserito un mio testo sotto forma ‘diario immaginario' degli artisti nel momento in cui consegnano i disegni e le istruzioni allo stampatore. È un artificio letterario, come i discorsi di Tucidide che non erano stati uditi ma ricostruivano ciò che gli attori dei fatti avrebbero verosimilmente potuto pronunciare. Gli artisti si sono immedesimati nel testo. L'edizione è in vendita.



[11/1/2000]

Seán Shanahan

Seán Shanahan è un artista irlandese da tempo in Italia. Ha compiuto una parabola di ricerca molto ampia, che lo ha portato nell'ultimo decennio a esplorare i siderei spazi dei monòcromi. Gli amici gli riconoscono agilità nei network artistici internazionali (musei, gallerie e collezionisti da New York alla Svizzera passando per Monte Vecchia), una conversazione erudita e brillante, una grande passione per il belpaese, la sua cultura materiale e le sue infinite tradizioni gastronomiche. Su invito di Henri Spaeti, Shanahan concepì una mostra dal titolo Marrano nell'Oratorio di Santa Maria Immacolata di San Giorgio Scarampi, vicino a Canelli. Fu una mostra esteticamente, ideologicamente e paesaggisticamente perfetta. Non importa se fu visitata da poche persone. Per Shanahan stesso rappresentò una tappa importante.



[27/5/1999]

Roberto Clemente

Roberto Clemente, intimo amico, è un artista, illustratore e art director di origine molisana, che ha raggiunto Milano passando per Roma e Londra. In portfolio ha decine di copertine di libri per Mondadori, Feltrinelli, Baldini&Castoldi. Nel maggio del 1999 l'Associazione svizzera Tuttarte ha organizzato una ricca mostra al Centro Sociale di Vacallo con le sue tavole e quelle dell'illustratrice Rosy Gadda Conti. Un breve testo accompagnava l'invito.



[1/6/1998]

Guido De Zan

Nel ventennale della propria attività il ceramista Guido De Zan mi ha commissionato un testo critico. De Zan, che ho conosciuto quando vivevo alle Colonne di San Lorenzo perché teneva bottega proprio lì, ha compiuto un percorso di ricerca rigoroso: partendo da un controllo sempre più elevato del mezzo ceramico, anche attraverso tecniche ‘estreme' come il raku, si è gradualmente avvicinato a una ricerca artistica tout court.



[22/5/1997]

Evelina Schatz

Nel maggio del 1997, Evelina Schatz, per la cronaca mia madre, inaugurava una personale allo Spazio Vetro di Sabino Ventura, a Milano. Le creazioni di Evelina Schatz si chiamano re-melt, poesie-oggetti che uniscono la scrittura poetica a un vasto campionario di materiali di recupero. Nella cartella stampa, insieme ad un testo critico di Giorgio Taborelli, era inserito un mio testo critico.



[10/1/1997]

Dominique Laugé

Dominique Laugé è un fotografo francese nato a La Rochelle che vive da tempo a Milano. Dopo aver studiato, fra gli altri, con Ansell Adams, ha intrapreso come molti suoi colleghi la doppia carriera della comunicazione commerciale e della ricerca d'arte. Una di queste ricerche ha riguardato gli artisti di Milano. Una selezione di questo lavoro è diventata una mostra al Centre Culturel Français di Milano per la cura di Philippe Daverio e Dominique Stella. Il testo in catalogo era a firma mia.



[4/1/1997]

Gruppo Cobra

Il critico, scrittore e giornalista Alessandro Riva, con cui si era assai amici ai tempi dell'università, redattore di Arte, un giorno mi chiama e mi commissiona un articolo sugli artisti del Cobra da consegnare entro 48 ore.



[1/5/1996]

Claude Caponnetto

Caponnetto è un artista italo-americano che da anni vive a Milano, ed è rappresentato dalla Galleria Lorenzelli. La sua astrazione crea un popolo di piccole forme biologiche in movimento attraverso schermi sovrapposti di materia e di luce. Il testo accompagnava un private viewing a Milano.



[10/5/1994]

Eugenio Zanon

Zanon è uno scultore che salda strutture filiformi in acciaio. È l'ultimo artista anarchico che io abbia conosciuto, barba bianca, denti un po' rovinati, spesso irato o strafottente, decisamente libero dalle pastoie piccole borghesi. Ha fatto teatro con la Comuna Baires e talvolta inaugura le mostre con interessanti performance corporali. Il mio testo, insieme a quelli di Decio Carugati, Gaetano Delli Santi, Bruno Munari, Evelina Schatz e Giorgio Taborelli, era inserito in un fascicolo autoprodotto che accompagnava una mostra di sculture di Zanon nello spazio Centro Ricerca Espressioni Artistiche di Milano. La mia prima prova di interpretazione di un lavoro d'arte, alla ricerca di una scrittura non tecnica né storica sull'arte quanto letteraria, parallela al lavoro dell'artista e in empatia con esso.



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